lunedì 8 ottobre 2012

Ciao Fausto

Questa non è una ricetta.

Ma dedico queste righe a chi di ricette se ne intendeva davvero.
Non era un cuoco. Di professione, dico. Ma sapeva far apprezzare il buon mangiare ed il buon cibo a chiunque. E la moglie, a casa sua, era la miglior chef che Fausto potesse avere mai conosciuto.
Un mese fa ero in chiesa. Ad un matrimonio di due miei carissimi amici.
Due sono le cose che mi rimasero impresse quel giorno: una frase, e l'aver terminato di masticare solo verso sera.
La frase diceva semplicemente: "...l'uomo non osi dividere ciò che Dio unisce".
Oggi Dio ha diviso. Ma non quella coppia. Li ha divisi. Da noi.
Credo che se quell'uomo si fosse deciso di mettere online tutto il suo sapere culinario - e di esperienze di vita - un blog non sarebbe bastato.
Era destino, si potrebbe dire. Scherzava su quel che aveva passato. Diffondeva un qualcosa che i medici di adesso, coloro che dovrebbero guarirti, fanno sempre più di rado: l'ottimismo. La voglia di reagire. E andare avanti a testa alta.
Prendendo in giro la Vita, ma in un tono pacato, senza volerla offendere. Perchè non la sfidava. Anzi, semmai dava Lei una mano, essendo in mezzo a croce rossa e compagnia varia.
Poi una sera, quando meno te l'aspetti, quando la mano del miglior Shakespeare calca il pennino del redigere gli scritti del destino, la vita ti urla nel cuore.
Si manifesta con una telefonata alle dieci di sera. 
Già lo sai che quando quel nokia suona col sole che è già un ricordo e la luna fa capolino da dietro la finestra non è per dirti di una riunione o di un cambiamento nei programmi di domani.
Ti rendi conto solo in quel momento di quali cazzate ti circondino. E di quanto importante sia Lei. E di quanto fortunato sia tu, ora, a poter guardare quella luna.
Da qui.
Non voglio spendere parole già lette e sentite in ogni dove. 
Le poesie le voglio dedicare nel silenzio di una serata di quest'autunno strano. Ancora troppo caldo in una stagione che volge al freddo.
Ci sono ricette e panacee per ogni cosa. Lo spirito per trovarle, però, non lo leggi e non lo impari da nessuna parte. Te lo devono trasmettere. Come faceva Fausto.

Ciao!
Mariagrazia e Bruno

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